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Io non osai commentare, perche parlava uno che aveva padroneggiato le leggi dell'anatomia umana e come applicarle alla tecnica della chitarra. La tecnica di Carlevaro è, fra le poche esistenti, quella più evoluta, e questa conoscenza lui la trasmise ai suoi alunni. Segovia suonò benissimo al festeggiamento del suo novantesimo compleanno... ma la sua veneranda età, le energie ormai quasi andate, costrinsero il grande esecutore a realizzare contorsioni illogiche del polso e ad ancorare il gomito sinistro al busto con il risultato che la quantità di rumore era veramente insopportabile (In alcune delle incisioni di Parkening si sentono chiaramente "i lamenti di dolore"). Gli standard di oggi richiedono più perfezione, anche se le cosiddette corde 'da registrazione' dovrebbero essere definite come "corde per musicisti handicappati". Un buon set di corde consumate è migliore. Se cerchi di suonare come suonavano i dinosauri (vecchi chitarristi, con tecniche arcaiche), finirai come un musicista frustrato. Il talento può compensare un grande numero di difetti, ma ho conosciuto molti chitarristi che hanno dovuto abbandonare la loro carriera a causa di seri danni alla salute originati da una posizione di seduta errata. E tutto, per cosa? Per suonare storti! Per la maggior parte del XX° secolo, la chitarra è stata suonata come la suonava Segovia. Nessuno faceva troppe domande, a quel tempo, perche una parola di ammirazione del maestro apriva molte porte, mentre una parola di antipatia spegneva o rendeva difficoltose intere carriere musicali. Gli anni di dittatura sono finalmente arrivati alla loro fine. È sempre coraggioso chiedere al tuo insegnante, "Perché? ". E bada, la risposta "...capirai più tardi" è sempre una risposta inutile in questo contesto. È vero che Segovia contribuì enormemente alla crescita del repertorio della chitarra e lo portò ad alti livelli di ammirazione e 'solismo', ma è anche vero che la tecnica della chitarra non è progredita per decenni a causa dell'ostinazione di quest'uomo. Ti creerebbe l'inferno se tu ti azzardassi a cambiare la diteggiatura delle sue "preziose trascrizioni". Grandi musicisti come Yepes, Barrios o Carlevaro che tentarono di presentare idee nuove sia nel disegno della chitarra che nella tecnica di esecuzione, furono congedati a priori. La Perfezione, meta irragiungibile, ci fa capire già dal suo nome che alcune concessioni dovranno essere fatte. Ma, un'intera generazione di musicisti si è fossilizzata sulla stessa cosa: suonare con la parte esterna delle unghie e torcere il corpo attorno alla chitarra come un serpente. Alcuni di questi musicisti, negli anni, hanno cambiato del tutto il loro modo di pensare e agire. Ci hanno venduto l'illusione e la bugia che la velocità era tutto ma poi ci sono rimasti sotto. Quando la loro vita volgeva alla fine, ostentavano saggezza e filosofia: "Tu sei il comandante delle tue dita e non viceversa". - Andres Segovia e Marcelo Kayath nel loro ultimo corso a Los Angeles nel 1986. I concorsi di chitarra sono le cattedrali di questo orrore e ci troverai una Volpe o due dietro all'organizzazione, sempre. Ci sono milioni di modi migliori per costruire una carriera, quindi evita le competizioni: la vittoria ad una competizione non garantisce niente, ed il giro di concerti svanisce veloce ed è finito ancora prima di iniziare. Ci sono almeno 400 vincitori di concorsi in giro per il mondo. Dove sono? Quanti ne conosci? Quanti di loro hai visto nella tua città? Quanti suonano ancora?... Io non penso che Carlevaro fosse il più grande. Una cosa è certa, Carlevaro sapeva precisamente quello che faceva e cosa voleva che i suoi studenti imparassero: sapeva precisamente quello che stavano facendo, specialmente se "qualcosa" poteva provocare loro problemi di salute o di carriera nel breve, medio o lungo termine. La musica è per tutta la vita, è un richiamo; in questo caso non si può dire: "se non posso fare questo, posso fare qualcos'altro". Nel mondo attuale in continua evoluzione è sempre meglio saper fare di tutto, ma avremo sempre bisogno di fare musica, e c'è solamente un modo per farla: "farla bene". Fortunatamente, il lavoro silenzioso di molte menti geniali ha aperto nuove vie ad uno strumento che ha raggiunto lo status di "classico" più di 100 anni fa. La tecnica di Abel Carlevaro è stata discussa su e giù per molto tempo, e comprendo il perche dell'incomprensione generale che ha generato. In un suo libro presenta la sua tecnica come "... la testimonianza di un'esperienza vissuta negli anni". Lui si descrive perfettamente quando dice "Attraversare la vita come apprendisti e insegnanti di se stessi". Apprendista e insegnante. Penso che in queste tre parole si trovi la sintesi del grande Maestro. Conclude dicendo "ho imparato affianco ai miei allievi e, fedele all'alunno e all'insegnante che è in me, continuerò ad imparare." ![]() ![]() ![]() ![]() Nel suo
libro, Carlevaro
descrive questa posizione come errata....
Nel suo libro, Parkening visualizza la
stessa posizione come corretta. Cosa ne
pensi? Osserva il polso della mano destra
piegato a quasi 90 gradi... fa molto male persino guardandolo a
distanza! Nelle immagini, la linea che sembra indicare una spalla inclinata dall'alto in basso, indica invece una zona lombare contorta. ![]()
Lo stesso quì... anzi, ancora di più, tutto, dal gomito in su è un "errore (orrore) di natura." Ricordo ancora uno dei miei pomposi insegnanti che diceva--"Fingi di trattenere un libro tra il tuo gomito e la tua vita".--io grazie a quel consiglio divenni praticamente un grande bibliotecario! (non che io abbia qualcosa contro i bibliotecari...!!!) ![]() ![]()
La maggior parte di questi musicisti hanno bisogno di un sedia con schienale e di un poggiapiede. Tutti mettono a dura prova la loro area lombare torcendola. Tensione estrema! Compendio tecnico di chitarraMi soffermerò ora sui concetti di tecnica della chitarra. L'unico trattato di tecnica della chitarra che ha catturato la mia immaginazione in molti anni di studio è la "Scuola di Chitarra di Abel Carlevaro ". Vi descriverò ora la mia tecnica. E' l'unica tecnica che posso osare descrivere perché è la mia tecnica: la tecnica di Renato Bellucci. La mia tecnica poco ha a che fare con la tecnica di Carlevaro. Lo stesso può dirsi del mio modo di suonare, il mio 'tocco'. Condividiamo nondimeno un odio profondo per i rumori prodotti dalla mano sinistra sulle corde e non c'è spazio nelle nostre menti per il tocco appoggiato. La mia mano e braccio sinistro sono Carlevariani, così anche al 50% la mia mano destra ed una percentuale uguale del mio corpo per la posizione di seduta. D'altra parte, condividiamo il 100% il modo di arrivare al cuore della questione. Ho imparato a pensare come un musicista con Carlevaro perché lui era un pensatore. Molto spesso, il mio modo di arrivare a certi risultati è totalmente opposto ai dettami di Carlevaro. Probabilmente lo saranno anche i tuoi. Ricorda, noi esseri umani "siamo uguali e diversi nel tempo stesso". Non mi piacquero mai alcuni suoni di Carlevaro. Lui ha usato il suo gusto personale e la sua unicità, ed era Abel l'unica persona che doveva convincere. La sua convinzione e sicurezza di sè erano contagiose. Quando vedeva altri modi di fare, osservava, si assicurava che tu fossi consapevole delle tue decisioni, ed approvava. Dovevi dimostrare che eri convinto di quello che facevi, e "niente più". Quando pensi prima di suonare, stai usando la Tecnica di Carlevaro.Molti dei concetti del maestro sono universali. L'intelligenza è uno di loro. Il grado o tipo di intelligenza può differire ma noi tutti ne siamo consapevoli. Quando "Escuela de Guitarra" fu pubblicato per la prima volta in Argentina nel 1979, presentò il modo e il perché del metodo Carlevaro. Quando ho poi lavorato con lui nei tardi anni 80, Carlevaro ha adattato questi concetti per applicarli a me. Quello che è riuscito a farmi imparare, però, è stato molto di più. Ha piantato in me il seme della curiosità e della persistente ricerca del giusto percorso, quello unico e personale che ci conduce alla propria migliore esecuzione possibile. I capitoli seguenti possono essere classificati come il modo di pensare di "Carlevaro revisionato da Bellucci". Pertanto tieni conto che ciò che leggerai di Carlevaro è comunque passato dal mio filtro intellettivo e concettuale. Essendogli una persona cara e quindi potendo discorrere a lungo con lui, ho capito che alcuni di quei concetti che nel libro sembrano molto rigidi, in realtà sono molto più flessibili ed è molto importante che l'allievo ricordi che ogni individuo costruisce il suo gusto musicale personale. Questo è precisamente quello che aiuto i miei allievi a fare, risolvendo le sfide tecniche usando il cervello, così come mi insegnò il Maestro. Conoscere Montevideo e la realtà musicale uruguaiana è molto importante quando uno tenta di capire come e perché un musicista della statura di Carlevaro si avvicinò alla chitarra in modo così scientifico ed universale. L'Uruguay del ventesimo secolo è stato spesso paragonato alla Svizzera del Sud America. La presenza dell'impero inglese è molto presente nei costumi dell'Uruguay. Gli immigranti europei alla volta del 19° secolo diedero a Montevideo e all'Uruguay in generale, un carattere pittoresco che mancava nella vicina Argentina o in Brasile. L'analfabetismo in Uruguay è pressoché 0. Questo vuol dire tanto, specialmente quando in molti paesi esiste un'idea generalizzata che tutta l'America meridionale appartiene al "terzo mondo". ...continuerà Posizione a sedere per suonare
La maggior parte dei metodi di
chitarra cominciano col modo corretto di
sedere per suonare la chitarra. Carlevaro
non fa eccezione. La differenza principale
nel suo approccio
è la completa conoscenza
dell'anatomia umana, e un'equazione
contenente variabili tra fisica e senso
comune. Per lui la Posizione del
Corpo è definita da un
equilibrio-squilibrio tra strumento e
musicista e non come una mera questione di
postura. |
gamba sinistra
1 |
gamba destra
2 |
braccio destro
3 |
petto
4 |
braccio sinistro 5 |
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