
Ti aiuterò a portare il tuo livello come suonatore al punto in cui ti
sentirai sicuro e i tuoi dubbi musicali si sciogleranno. Ripulirai il
tuo suono e repertorio e comprenderai come si raggiunge una tecnica
perfetta. Suonare la chitarra finalmente diventerà facile. Sarà come
aprire gli occhi per la prima volta.... Garantito!
Il mio studio: il luogo dove trascorro la maggior parte
dei miei giorni. Il
luogo dove¨rifinisco¨ il talento donatomi da Dio. Se cresco come
persona-musicista 1 millimetro al giorno, so di essere sulla strada
giusta. Nella scala che rappresenta la nostra vita, stiamo sempre
salendo o scendendo... restare fissi non esiste, a meno che non siamo già morti!
Io insegno prevalentemente in Asunción. Spesso ricevo la visita di
studenti-chitarristi provenienti da differenti parti del mondo.
Esistono convenienti voli internazionali giornalieri sia dall'Europa che
dagli Stati Uniti, e connessioni con Asia oltre ad accomodazioni-alloggi
di lusso, che sono degli ¨accessori¨ideali per coloro che desiderano
conoscere il Sud America e studiare con me di persona.

Il Paraguay è un bellissimo paese. Probabilmente non assomiglia a nulla
che tu abbia visto prima. La gente è gentile e molto ospitale verso gli
stranieri. Qui il tempo sembra passare a unaltra velocità: ¨Tranquilo
no más¨ (non te la prendere) è come una filosofia. Paraguay è la patria
di Agustín Barrios Mangorè, uno dei piú grandi chitarristi e compositori
di tutti i tempi. Al chitarrista anglo-australiano John Williams si
deve il riconoscimento mondiale di questo esimio compositore.
Se intendi venire a studiare con me per una settimana o due, sappi che
si trovano alberghi comodissimi a meno di 50 euro al giorno. Se ne
trovano decenti, senza lussi, a soli 10 euro al giorno. Pranzo e cena in
un ristorante di prima classe in Asunción costano circa 10 euro a
persona. Portati la tua chitarra, a meno che tu non abbia intenzioni di
comprarne una da me.
Puoi essere un principiante assoluto o un professionista di molti anni
con la chitarra. Fai una lezione al giorno con me. Do solidi consigli ai
miei alunni rigaurdo a come rendere la musica la loro professione.
Molto tempo per la pratica, per il riposo, e per conoscere i dintorni.
Ti aiuterò a portare le tue abilità al livello in cui ti sentirai sicuro
e tutti i tuoi dubbi musicali si dissiperanno. Ripulirai il tuo suono e
repertorio e comprenderai come si raggiunge una tecnica perfetta.
Suonare la chitarra finalmente diventerà facile. Ti sentirai come se i
tuoi occhi si aprissero finalmente.... Garantito!
Paraguay si trova nel centro geografico del Sudamerica e ha una
superficie di 406.752 km2 - un pó piú grande dell'Italia e della
Germania, ma con soli 6 milioni di abitanti. I paesi limitrofi sono il
Brasile, Argentina e Bolivia. Quasi ogni familia nativa di paraguaiani
ha le sue radici anche in Europa. Gli abitanti del Paraguay sono mestizo
e bianchi, e per fortuna ancora rimangono circa 60.000 Indios, gli
abitanti precolombiani del continente
La vita in questo paese non è cara, particolarmente se non si dipende
dalla locale situazione economica e politica. La democrazia inizió nel
paese in 1989, dopo un colpo di stato che mise fine a 33 anni di lunga e
dura dittatura militare. Oggi il Paraguay è considerato un paradiso
fiscale ed è spesso chiamato la Svizzera del Sudamerica, anche perchè è
il paese che sta migliorando la sua qualità di vita più veloce ed
efficacemente in tutto il continente. E' una nazione che vive ormai la
sua terza decade di stabilità politica ed economica.
Da più di cento anni, il Paraguay è il classico paese dove si immigra
con infinite possibilità, e si trova in questo senso al livello di
Australia, esercendo un'attrazione quasi magnetica su europei e
cittadini del mondo e di diverse religioni. In questo paese hanno
raggiunto i loro sogni scienziati (Moises Bertoni), medici (Dr. Emilio
Hassler), autori (Augusto Roa Bastos), commercianti, imprenditori,
allevatori, coltivatori (Mennoniti), musicisti (Barrios Mangorè) e anche
pensionati e amanti della natura.
Ci sono molti bellissimi luoghi che potrete visitare se fate il lungo
peregrinaggio in Paraguay. Le cascate di Iguaçu sono definitivamente
un'attrazione mondiale che vale la pena conoscere. Si trovano soli 300
chilometri da Asunción, così come le Riduzioni Gesuitiche disseminate su
tutto il sud del paese. Credo che il piú grande errore che commettono i
turisti ¨standard¨quando vengono in Sudamerica è quello di recarsi
prevalentemente in metropoli come Sao Paulo, Buenos Aires, e Caracas.
Inoltre a essere luoghi pericolosi per la criminalità, si assomigliano
tutte nella loro ositlità. Il Paraguay, un bellissimo paese subtropicale
di gente ospitale e amichevole, con temperature annuali in media di 21 a
25 gradi, è famoso grazie ad Agustín Barrios, alla musica per arpa, e
le cascate di Iguaçu. Asunción, la capitale, è una moderna e verde città
piena di parchi e incantevoli locali.
L'offerta culturale è consone alle istituzioni culturali europee e
statunitensi. Vi sono scuole americane, francesi e tedesche, dall'asilo
alla fine della scuola secondaria. L'assistenza medica è eccellente e trovi ospedali di
prima classe paraguaiani e americani, italiani e francesi. Le comunicazioni sono a
livello del primo mondo. E' inoltre il paese ideale per gli amanti della
carne, offrendo al contempo un'enorme varietà di vegetali e frutti aromatici che
rendono la vita del vegetariano molto facile. I costi del cibo arrivano
approssimativamente a poco più di 100 euro al mese a persona.
Il clima e l'acqua morbida sono perfetti per il reumatismo - e nel caso
della gotta, i sintomi spariscono quasi completamente. L'estate inizia
il 21 dicembre, con una fioritura generosa di tutta la vegetazione. Il
profumo dei fiori di cocco copre il paese durante tutto il mese di
dicembre, annunciando e caratterizzando il Natale.
I contrasti nei diversi panorami sono impressionanti: soavi colline che
diventano elevazioni di tipo vulcanico, fiumi, ruscelli, cascate piccole
e
grandi dappertutto, e due bellissimi laghi che invitano soprattutto alle
attività acquatiche. Le acque del paese sono ricche di pesce: è un vero
paradiso per pescatori. Si possono trovare più di 500 specie di pesce
nelle acque
paraguaiane, e solo alcune di esse sono conosciute per nome. La natura
da queste
parti è un tesoro per tutti i suoi amanti.
Nel formarmi come chitarrista e sentendo che il Paraguay aveva raggiunto il massimo che potesse offrire ad un ragazzo
di 22 anni, cominciai a pensare alla Spagna, dove vivevano i grandi
nomi della chitarra classica - o almeno così credevo. La spinta
definitiva me l'ha fornita un mio caro maestro: ¨Renato, vai in Spagna,
Segovia vive lì...potrebbe aiutarti a crescere come musicista da ora in
avanti...¨ Inoltre aggiunse queste parole che mi colpirono
profondamente: ¨Segovia ha quasi 90 anni...se tu potessi solo essere
fotografato accanto alla sua bara, non te ne pentiresti mai...¨
Bene, andai in Spagna, ed ottenni molto piú di una fotografia al
funerale del maestro spagnolo. Avevo un hobby che ancora coltivo, la
fotografia. Portavo la mia fotocamera assieme alla mia chitarra ovunque
andavo. Dopo un anno in Spagna avevo collezionato, oltre a numerose
fotografie con i grandi nomi della chitarra classica, anche parole di
incoraggiamento.
Ero di nuovo allo stesso punto. Suonavo in molti concerti grazie a d
aver studiato con quegl'importantissimi ¨nomi¨ che erano scritti sul mio
curriculum. Le lezioni sporadiche con questi maestri non mi facevano
sentire piú sicuro di quanto lo fossi prima (tecnicamente parlando).
Certo, mi resero piú consapevole della mia scelta di vita, ma ciò non
era sufficiente.
La Provvidenza aveva i suoi piani per me e, dopo aver bussato a tante
porte, le mie preghiere furono esaudite. Josè Tomás mi disse ¨Ascolta,
tu vieni dalla lontana America del Sud cercando un maestro....hai mai
considerato andare a Montevideo?...Abel Carlevaro vive lì...¨ Non avevo
mai sentito questo nome, ma stimavo Tomás perchè era una persona buona e
sincera. Mi dissi: ¨Alicante è bella, Tomás è disinteressato e
generoso, ma Montevideo è a soli 2000 km da casa...¨ ….Andrò ad Asunción
per il Natale e mi fermerò a Montevideo per conoscere questo maestro
uruguaiano (ricordate che quelli erano gli anni 80 e il nome di Abel
Carlevaro stava cominciando a riscuotere nei circoli chitarristici fuori
dall'Uruguay, principalmente dovuto al fatto che i suoi alunni stavano
vincendo tutti i piú prestigiosi concorsi di chitarra) cosa ho da
perdere?"
Bene, andai. Il maestro mi disse: ¨Suona qualcosa per me...¨ Lo feci,
suonando Bach Prelude BWV 999. Quando lo finì mi disse: ¨Ti senti
piuttosto insicuro con la tua mano destra, vero?¨… ¨ La tua schiena
sicuramente ti fa un male cane dopo pochi minuti di star suonando...¨...
¨Ti piacerebbe che il tuo suonare fosse naturale e tutti quei cigolii
di corda sparissero?...ecc.
Logicamente, dopo Natale mi trasferí in Montevideo dove per la prima
volta ho sentito¨che il cielo era il limite!¨. Il maestro Carlevaro mi
insegnò a PENSARE chitarra e mi aprì una serie di inaspettati orizzonti
musicali. Fu il primo maestro che mi chiese ¨Cosa sogni di poter
suonare?¨…quando risposi ¨La Chaconne di Bach¨, lui disse ¨ok...!¨(Io
avevo risposto con lo stesso tono in cui uno direbbe ¨Voglio raggiungere
le stelle ed essere di ritorno in 5 minuti). Quello stesso giorno avevo
lo spartito davanti a me e stavo suonando il mio sogno per la prima
volta in 23 anni.
Racconto questa storia perchè so che molti colleghi sicuramente si
trovano in un periodo di stallo nel quale progredire è difficile. In una
professione come quella del chitarrista il tuo maestro DEVE essere
qualcuno che ti ispiri costantemente e tu devi essere pronto a fare i
passi necessari per sbloccare il tuo suonare. Io posso affermare alcuni
fatti ma il seguente è certamente uno dei pochi incontestabili: Se il
tuo maestro ti fa credere in te stesso, sarai un gran suonatore
indipendentemente dal ¨nome¨ del maestro.
I miei maestri sono stati molti dovuto al fatto che mio padre era un
funzionario del Segretariato Generale delle Nazioni Unite e quindi
spesso assegnato in differenti nazioni, e sento che ció mi pone in una
categoria differente da quella di chi ha avuto lo stesso maestro per
molti anni. Non sono mai stato con lo stesso maestro per piú di 4 anni.
L'unica cosa che ho fatto, una volta maggiorenne, ed i miei genitori si
sono assicurati che lo fossi prima che io potessi decidere da solo, fù
assicurarmi che il mio maestro fosse tra i migliori disponibili, anche
se ció non è stato facile. Sono arrivato al punto di presentarmi a casa
del maestro Segovia con la mia chitarra, chiedergli di lasciarmi suonare
un pezzo e dirgli che desideravo studiare con lui. Quando si è disposti
a fare cose del genere, si sta mandando un messaggio molto piú efficace
di quanto tu creda. I buoni maestri vedranno, oltre alle tue abilitá
nel suonare, anche la tua determinazione e motivazione, senza le quali
una carriera musicale è semplicemente impossibile.
Testimonial
I have been playing classical guitar for about 10 years and began with
huge enthusiasm. I studied in the Uk and Ireland but unfortunately ran
into a teacher in Ireland obsessed with 'traditional' ways of learning
the guitar. He made me play scales, arpeggios and Sor studies ALL THE TIME.
My music reading and technique did develop but I lost the desire to play...
Then earlier this year I decided to go to Paraguay and study with Renato
on an impulse. What a difference! He immediately made playing the guitar
fun again and reminded me that technique is at the service of music, not
the other way around. No technical studies, real pieces and little bits
of techniques to solve real problems. I also bought the love of my
life whilst in paraguay, a Mangore concert guitar. Worth every penny and
now I must play 2 hours a day minimum. A great teacher, great site and
I can vouch for Renato, his family, Asuncion and Paraguay as a great place
to visit. Subscribe, buy a guitar and go there - it's worth it. John Burton,
Ireland
I was first drawn to Renato's website because of the logical way that he
analyses the music, in particular, I found that most of the fingering immediately
felt right and made sense.
By spending
2 weeks with Renato in Paraguay I have, first hand, experienced his superior
teaching skills and willingness to share his vast knowledge of guitar playing
at the virtuoso level. He helps one learn to teach oneself, rather than
imposing a particular structure that one has to follow. Ulf Osterberg,
Sweden
Renato:
I have just arrived to Seattle where I gave a concert yesterday. The lessons
were of a high value for me and I thank you for shedding light to my knowledge
and technique with your wise advice. It was an unforgettable week. A big
hug for you, Belèn and the children. Your friends, Alfredo and Rosemarie
Alfredo, USA
Renato:
After seven years of classical guitar, my practice was becoming mundane
and tedious. I decided to visit Renato in the hope that he could
rekindle my passion for this beautiful instrument. The first five
minutes of our first lesson convinced me that I made the right decision.
Renato did not treat me as an ignorant
student, but as a fellow musician with whom he wanted to share all the
things that he has learned. His enthusiasm was contagious and made
each session a lot of fun!
One of my concerns was that I was
not making good progress, in spite of long hours of practice every day.
There was some kind of barrier that prevented me from going forward.
After carefully observing my playing, Renato gave me some very specific
suggestions for overcoming my problem.
He explained how to reduce stress
in the left hand and how to increase the range of motion by pivoting
at the wrist. He also talked about the critical role that the right
hand has in preventing errors in playing. And he showed me a right
hand fingering technique that is deliberately ignored by most
Western teachers. Renato gave me practical advice which will no doubt
vastly improve the
way I play.
My visit also gave me the opportunity
to see and play many of Renato’s excellent guitars. He is very
meticulous about maintaining the highest standards of craftsmanship, and
is not afraid to take advantage of new developments such as double tops,
lattice bracing, and acoustic ports.
It was also very helpful to experience
playing different scale lengths. The standard 650 mm scale is no
longer the only choice. Renato’s guitars have a beautiful rich tone
coming straight off the bench. I can only imagine how great they
will sound when they open up.
Thanks again for your help.
If any of your students are considering a trip to Paraguay, I’ll be happy
to exchange e-mails with them.
apankewytch@rochester.rr.com
Andreas, USA
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